Per la giornata mondiale per la lotta contro l’ AIDS

IL VATICANO PROMUOVE LA MORTE 


L’AIDS ha fino ad oggi causato oltre 20 milioni di vittime nel mondo e il contagio riguarda 42 milioni di persone. Il preservativo è l’unico metodo di prevenzione efficace contro l’HIV e contro molte altre MST (malattie sessualmente trasmissibili), diversamente da quanto affermato dalle alte gerarchie cattoliche falsamente e senza alcuna competenza tecnica in merito: 

"Il virus dell’ HIV è circa 450 volte più piccolo dello spermatozoo, e quindi può passare facilmente tra le maglie della rete formata dal condom. Questo margine di insicurezza dovrebbe obbligare i ministeri della sanità e tutte le organizzazioni che ne consigliano l’uso, a trattare il problema come si fa per le sigarette, dove si dichiara che sono un pericolo"                                   

Alfonso Lopez Trujillo, presidente del pontificio consiglio per la famiglia 

   Papa Benedetto XVI si è opposto in più di un’occasione all’uso di questo metodo di prevenzione dichiarando che solo il matrimonio permette una pratica sessuale moralmente accettabile e alimentando superstizioni e falsità sull’ uso del profilattico.

   Le posizioni e le dichiarazioni del Vaticano hanno un effetto devastante sul piano della prevenzione in Europa e soprattutto nei Paesi in cui l’accesso all’istruzione ed alla sanità è difficoltoso. Basti ricordare questo genere di campagne in Uganda e in Congo e le posizioni di molti vescovi africani, tra cui il keniota Raphael Ndingi Nzeki, che continuano a sostenere come l’uso del preservativo faciliti l’estensione dell’epidemiaIl Programma delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (ONUSIDA) stima che un quarto dei sieropositivi del pianeta sono di confessione cattolica.

   E’ troppo facile lavarsi le mani dalle responsabilità sulle politiche neo-colonialisti, delle quali il Vaticano è criminosamente complice, attribuendo i milioni di morti in Africa, non al colonialismo stesso, bensì all’ AIDS.

   Ricordiamo anche l’attacco dei gesuiti, in piazza del Gesù Nuovo, il primo Dicembre dell’ anno scorso, contro il banchetto promosso dall’ Arcigay in cui venivano distribuiti profilattici gratuitamente.

   I profilattici continuano ad avere un prezzo esorbitante, le strutture sanitarie pubbliche non fanno nulla per permettere l’accesso a questo importantissimo mezzo di prevenzione né vengono organizzati corsi di educazione sessuale nelle scuole per informare i/le giovani sulle MST e i metodi contraccettivi.

   Solo una sessualità libera dalle coercizioni ecclesiastiche, fondata sull’ autodeterminazione degli individui, sull’educazione alla prevenzione, priva di pregiudizi ideologici e con il sostegno di politiche concrete volte all’aiuto dei/lle ragazze/i può permettere una consapevole scelta sul proprio corpo e sulla propria vita.                            

GRIDIAMO TUTT@ INSIEME:                                                             FUORI I PRETI DALLE NOSTRE MUTANDE! 

COLLETTIVO QUEER  TIRESI@

NAPOLI 1/12/2008                                tiresi@email.it  

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