Il 14 febbraio 2009, Tiresi@ era alla NO VAT per contro-celebrare gli
ottanta anni trascorsi dai concordati tra Benito Mussolini e papa Pio
XI, eravamo lì per chiedere la cancellazione dei Patti Lateranensi, per
rivendicare l’autonomia decisionale rispetto ai condizionamenti morali
e ideologici con cui le alte gerarchie vaticane influenzano la società
e le istituzioni, rafforzando politiche familiste e proibizioniste che
si ripercuotono sulla nostra possibilità di scegliere.
Questa
piattaforma, nata per volontà di diverse associazioni e collettivi che
si sono uniti nel coordinamento FacciamoBreccia, è partita da piazza
della Repubblica proseguendo in danza e in lotta per via Cavour, Fori Imperiali, via delle Botteghe
Oscure concludendosi con l’arrivo in piazza Campo de’ Fiori.
La
manifestazione s’è svolta gioiosa e ridente, nonostante quanto accaduto a Mega -Movimento Emergente Giovani Anticlericali-, che a
causa di uno striscione recante la scritta «Ratzi-nazi» e di un
cartello con l’immagine del papa con tanto di svastica e baffetti alla
Hitler, ha passato brutti momenti con le forze dell’ ordine. Le/i
manifestanti, unit* e solidali, hanno impedito che durante il corteo ci fossero tensioni,
ma alla fine, in piazza Campo de’ Fiori, lo striscione incriminato è
stato sequestrato ed è scattato il fermo di una militante accusata di
vilipendio a capo di stato estero. Noi invece accusiamo il pastore
tedesco rabbioso di vilipendio alla nostra autodeterminazione e i suoi scagnozzi
di negazionismo. Infestano le nostre università con la pretesa di
insegnarci la loro verità, provano in continuazione a farci sottostare alle loro verità dogmatiche, sperando di essere più forti del nostro senso critico, ma si sbagliano!
In occasione
della visita di Ratzigner a Napoli , il cardinale Sepe dice: "La visita
del Papa a Napoli servirà a fugare il senso di smarrimento nei tanti
problemi sociali e permetterà di rilanciare una pastorale incentrata
sulla persona umana". Lo stesso smarrimento provato da* 93 immigrat*
che occupando pacificamente il Duomo per rivendicare il diritto a un
alloggio dignitoso, dopo che le loro case erano state bruciate, sono
stat* aggredit* e selvaggiamente pestat* dalla polizia chiamata dallo
stesso Sepe.
E sempre a Napoli la curia s’ invischia nella
questione rifiuti, speculando sulla salute de* cittadin*, premendo per i propri profitti in quanto proprietaria della
cava di Chiaiano, facendo grandi affari con lo statO e con la camorra.
È
Napoli ancora quella città in cui politici e giornalisti hanno taciuto
omertosamente i due gravi episodi di violenza su transessuali, il primo
accaduto a fine novembre, quando una transessuale è stata aggredita
verbalmente e fisicamente su un autobus. Il secondo, a gennaio, dove
un’altra trans extracomunitaria è stata ammazzata con un colpo
di pistola alla tempia. La transfobia trova il suo concime ideologico
proprio in quel vaticaNO che fornisce idee di scontro tra
civiltà e ordine naturale, proclamando l’assoluzione e la motivazione
per le ronde che ristabiliscono l’ordine di dIo, come in cielo così in
terra, a suon di lame e cinghiate contro donne, trans, lesbiche,
immigrat*, gay, <<zecche>> e militant*; ovvero paragonando i
"gender studies" all’inquinamento atmosferico e alla distruzione delle
foreste tropicali, dicendo che la difesa dell’eterosessualità e del
dualismo uomo/donna basato sull’ordine naturale è necessaria e urgente
almeno quanto la salvaguardia dell’ambiente. Ma non si tratta soltanto
di legittimazione ideologica, di violenza e di intolleranza; si è visto che
questo vaticaNO ha enormi tentacoli in tutte le istituzioni, da quelle
statali, all’unioNe eurOpea, fino all’ ONU. È infatti in questa sede istituzionale che il
portavoce del vaticaNO ha fatto pressione affinché non venisse
depenalizzato il reato di omosessualità, dicendo che se ciò accadesse
sarebbe come mettere alla gogna e discriminare quei paesi
che lo prevedono! Nel paese in cui viviamo sentiamo ancora di più il peso delle
gerarchie fasciste WatiCane che partecipano alla gestione dei CPT (ora
CIE, un acronimo troppo simile alla CEI!), che lucrano in nome di un bene ultraterreno sui beni pubblici, che contribuiscono allo
smantellamento dell’istruzione pubblica a favore delle proprie scuole e università e che si accaniscono con
violenza sui nostri corpi, viventi o morenti.
“Ratzinger può stigmatizzare e criminalizzare chiunque voglia
autodeterminarsi, ma non è permesso esprimere alcuna critica alle sue
parole”
Nessuno tra i media ufficiali ha dato risalto alla manifestazione che poteva offendere i benpensanti e la loro inerzia mentale. Di questo non ci stupiamo.
AUTODETERMINAZIONE LAICITA’ ANTIFASCISMO LIBERAZIONE CITTADINANZA è la nostra risposta.