C’è un nuovo trucco di gran moda, non è un rimmel né un mascara. È la creazione di uno specifico allarme in seguito a una montatura mediatica. Dopo l’ aggressione in più parti d’ Italia da parte di fascisti puzzoni a danno di favolosità LGBTIQ, è stato semplice, per chi dei nostri corpi fa profitto, inventarsene uno nuovo. Ecco nascere, infatti, l’allarme omofobia, pretesto malizioso per poter inserire un nuovo reato nel famigerato pacchetto sicurezza. Un pacchetto che non ci fa nessun regalo, non ha nastri né ha lustrini. È un pacchetto infame per reprimere e per aumentare la fobia sociale.
Ma vediamo brevemente cosa è successo… A Roma le istituzioni impazziscono, si accendono discussioni nei movimenti LGBTIQ, Alemanno si dichiara accanto ai gay e in appoggio al disegno di legge Concia che introduce l’aggravante di omofobia a reati contro la persona. L’ on. Concia, prende una birra coi fascisti squadristi di CasaPound legittimando la loro esistenza e svilendo le pratiche e l’ ideologia antifascista. Il 13 ottobre si tiene una manifestazione che sarebbe stata una triste processione se non fosse per le favolosità antifasciste che hanno apportato contributi reali a una discussione per il resto farlocca. La proposta dell’on. Concia non fa strada, viene bocciata e le associazioni di tutta risposta che fanno? Un’ altra processione, a lume di tetri ceri sotto Montecitorio, dimenticando lo spirito di ribellione che ha dato vita a un movimento, quello LGBTIQ, di cui si dicono parte. Lo spirito in questione, quello di Stonewall, sembra essere da facinorose, sobillatrici, criminali, a detta delle alte cariche di queste associazioni. Vogliono aprire un dialogo con chi non vede l’ ora di chiuderci nel Colosseo coi leoni, vogliono spogliarci della nostra identità politica, vogliono che taciamo se c’è da urlare e che votiamo per loro se c’è da votare.
A Napoli, quello che accade ha un sapore amaro, che non ha nulla a che vedere col sapore dei friarielli. I camerati di quelli che a Roma prendono una birra coi parlamentari, organizzati sempre sotto il nome di CasaPound, hanno occupato un ex monastero nel quartiere Materdei. Dietro la promessa di alloggi per chi non ha casa e di “interventi sociali”, si nasconde la vigliaccheria di chi fa agguati contro uno studente medio, di chi aggredisce chi non si conforma alla loro ideologia, di chi vuole gay morti, lesbiche normalizzate e trans confinate.
E noi che c’entriamo con tutto questo?
Crediamo che l’ordine sociale strutturi la soggettività di ciascun individuo e che il genere diventi un processo interpretativo della realtà culturale, una categoria sociale imposta a un corpo sessuato. Siamo convint* che l’ autodeterminazione sia un presupposto fondamentale dell’ esistenza. Il fascismo e il neofascismo si alimentano di sessismo e maschilismo e vanno combattuti attraverso la sperimentazione di una cultura altra senza censure, rivendicando la decostruzione dei modelli e degli stereotipi sociali che stigmatizzano la sessualità.
La tendenza oggigiorno è quella di farci passare per VITTIME, ma possiamo essere solo vittime di noi stess* se non reagiamo, se non gridiamo a gran voce quello che pensiamo, se rinneghiamo il valore dell’ antifascimo a favore di una tessera per entrare in un locale o per far parte di un club privé.